Sono così veloci, che in alcune occasioni dal carcere neppure passano, si limitano a transitare da piazza Umberto con le tasche piene di droga prima di essere arrestati, portati in Tribunale e riaccompagnati a distribuire dosi di marijuana, hashish e coca nel centro nevralgico dello spaccio barese.

Il velocista inseguito per le vie dello shopping, tra gli increduli passanti, ricorso da un paio di poliziotti e per questo ribattezzato l’Usain Bolt degli spacciatori, è tornato ad elargire la sua mercanzia.

Il velocista è stato rimesso in libertà così come recentemente accaduto al suo compagno di staffetta l’altro ieri. Il migrante se ne andava in giro per le strade del quartiere Libertà con 40 dosi di marijuana nel marsupio. Anche lui assiduo frequentatore di piazza Umbertol.

Giovedì pomeriggio, una pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine ha arrestato il migrante, un 20enne. L’atteggiamento del ragazzo ha destato subito sospetto agli occhi esperti dei poliziotti, che hanno deciso di controllarlo e perquisirlo.

Le dosi di marijuana contenute nel marsupio sono state ritenute poca cosa e dunque il pusher è tornato a spacciare dopo il passaggio formale in Tribunale. Il problema è che molti di loro non hanno fissa dimora, ospitati da connazionali con i quali condividono il domicilio e spesso anche l’attività illegale.