Oggi a Bari, in Piazza Prefettura, ha fatto tappa il Truck di “Vita da Social” per la settima edizione della campagna educativa itinerante di 62 incontri sul territorio nazionale e internazionale, che si occupa di affrontare temi importanti come l’utilizzo dei social network e il cyberbullismo. L’iniziativa è curata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’ambito delle campagne di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della rete per i minori, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

L’obiettivo della campagna è quello di prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione e molestie online. Gli studenti attraverso il diario di bordo https://www.facebook.com/unavitadasocial/ potranno lanciare il loro messaggio positivo contro tutte le forme di violenza on line.

Il mondo del web rappresenta un’arma a doppio taglio. I giovani passano ore e ore su Internet incontrando altri internauti altrettanto solitari che, a volte, sono già stati contagiati dai “pericoli del web”. Per fare della Rete un luogo più sicuro occorre continuare a diffondere una cultura della sicurezza online in modo da offrire alle nuove generazioni occasioni di riflessione ed educazione per un uso consapevole degli strumenti digitali.

I dati parlano chiaro. Ad esempio 1 ragazzo su 3 ha un profilo fake sui social.  Perché questa identità anonima? Principalmente per conoscere gente nuova senza esporsi troppo online (26%), oppure per controllare i propri amici senza che loro lo sappiano (21%) nonché per controllare tutti quelli da cui sono stati bloccati (20%). Non manca chi ricorre ai fake per controllare il proprio partner (10%) o chi cerca di sfuggire dal controllo dei propri genitori (il 4%).

5 ragazzi su 6 invece controllano sempre chi mette like ai loro post: un contenuto che genera poche interazioni ha un effetto negativo sull’umore mentre il 40%, più o meno sporadicamente, è disposto a cancellare un contenuto dalle scarse performance. 1 minore su 2 è vittima di violenze ed il dato è in netta crescita per i giovanissimi. Nel 2019 infatti, con i dati aggiornati al 31 agosto, sono 269 i minori vittime che denunciano reati di stalking (9), diffamazione online (78), ingiurie e minacce (67), furto d’identità (60), diffusione materiale pedo online (42) e sextortion (13). 12 vittime hanno età inferiore ai 9 anni.