immagine di repertorio

La Polizia di Stato ha sequestrato a Monopoli 8 compattatori e indagato l’amministratore delegato della ‘Falzarano Ecologia’ ed un suo collaboratore. L’inchiesta dei poliziotti del Commissariato di PS ha preso avvio nel corso della notte fra il 31 luglio e il 1° agosto, in quanto era previsto il passaggio di consegne fra le due aziende specializzate nella raccolta rifiuti, la “Falzarano Ecologia s.r.l.” e la “Energetikambiente”.

La prima, già aggiudicataria del servizio raccolta, dopo una serie di gravi inadempienze rilevate dall’ente comunale, è stata esclusa dal servizio, in quanto, appunto, il Comune di Monopoli ha deciso di risolvere unilateralmente l’appalto stesso il 19 aprile 2019. Per la necessità di garantire un servizio di raccolta dei rifiuti ha così bandito una gara ponte aggiudicata dall’azienda “Energetikambiente”.

Durante le fasi in cui sarebbe dovuto avvenire il passaggio di consegne, alla presenza del Sindaco e di altre Autorità, vi erano anche i rappresentanti di una terza azienda che si occupa di noleggio dei mezzi speciali della raccolta rifiuti, proprietaria di 12 compattatori, fino a quel momento in usco ai dipendenti della “Falzarano” e il cui contratto, per ulteriori indempienze, è stato rescisso unilateralmente. Mezzi speciali che sarebbero dovuti passare sotto la gestione della nuova azienda, in procinto di iniziare immediatamente le operazioni di raccolta di rifiuti nella cittadina di Monopoli.

Quella notte, la società uscente, nonostante tutti i tentativi di dialogo con le diverse Autorità presenti sul posto, ha impedito la riconsegna dei 12 mezzi compattatori con il chiaro fine di ostacolare il “passaggio di consegne” con l’azienda subentrante. L’ordine dell’amministratore delegato della Falazarano, non presente sul posto, ma in contatto telefonico per impartire disposizioni, è stato categorico.

Uno degli operai, comprendendo che le sue condotte potevano configurare ipotesi di reato, dopo molte ore di estenuanti trattative, ha accettato di aprire i cancelli del deposito e far spostare i new jersey posti ad ostruire il passaggio, permettendo così il ritiro dei 4 compattatori posti nel piazzale esterno. Altri 8, sempre di proprietà della stessa azienda, sono rimasti chiusi in un capannone.

Dal comportamento della “Falzarano” sono scaturite due denunce, una per interruzione di pubblico servizio ed una per appropriazione indebita, riguardante gli otto mezzi di proprietà di altra società ancora indebitamente trattenuti nella struttura. Non è stata realizzata alcuna violenza sulle cose al fine di recuperare i mezzi, il cui inizio delle operazioni era diventato fondamentale per evitare gravi disagi nella popolazione. Hanno così preso avvio gli accertamenti della Polizia di Stato per stabilire le condotte ostruzionistiche poste in essere dai vertici dell’azienda, che non si sono limitati alle condotte realizzate nel corso della notte, ma si sono ampliati anche con la segnalazione ai gestori ambientali per i quattro mezzi ritirati dalla società proprietaria come “rubati” con ulteriori ritardi anche nelle fasi di stoccaggio dei rifiuti.

Il Sostituto Procuratore Marcello Quercia, della Procura di Bari, ha assunto la direzione delle indagini delegando il Commissariato di Monopoli a precise e minuziose indagini data la delicatezza dell’argomento. L’acquisizione documentale, nonché l’analisi delle condotte delle persone intervenute nella vicenda, ha portato alla formale iscrizione nel registro degli indagati della figura di riferimento della Falzarano Ecologia, L.N. di 57 anni, già amministratore delegato dell’azienda, attualmente in amministrazione controllata, e un direttore responsabile della stessa azienda, D.D. di 46 anni, per i reati di interruzione di pubblico servizio e di appropriazione indebita, mentre solo per l’Amministratore veniva ipotizzato il reato di simulazione del reato di furto.

Il Tribunale di Bari – Sezione G.I.P. – accogliendo le proposte avanzate dal P.M. al fine di evitare che la consumazione del reato di appropriazione indebita dei compattatori potesse essere portata ad ulteriori e più gravi conseguenze, ha disposto nei giorni scorsi il sequestro preventivo dei compattatori con la restituzione ai legittimi proprietari in facoltà d’uso. Nelle ore scorse il personale del Commissariato ha dato esecuzione al sequestro preventivo dei mezzi provvedendo alla restituzione degli stessi ai proprietari. Il valore dei mezzi sequestrati si aggira intorno alla considerevole cifra di 500mila euro mentre il danno emergente causato all’azienda di noleggio, è stimato approssimativamente nella cifra di circa 200mila euro.