“È francamente disumano vietare ad una nonna e ad un nonno di poter abbracciare un nipote”. Punta dritto al cuore delle persone il consigliere regionale del Movimento 5Stelle Mario Conca, e lo fa in concomitanza con la consegna di una petizione al Garante dei minori. Il casus belli da cui tutto è partito riguarda nonna Nietta e suo marito, distrutti dal non poter vedere la loro nipotina, una storia di cui si sta occupando adesso il Tribunale.

“Chiediamo di tutelare il rapporto tra nonni e nipoti. Il caso della combattiva Nietta, e di suo marito, è solo uno dei tanti, purtroppo, ma è sempre più evidente che il sistema va riformato radicalmente. Il mix di rimpalli, errori ed eventuali abusi da parte degli enti coinvolti come tribunali ordinari, tribunali dei minori, servizi sociali comunali e consultori, unitamente alle beghe coniugali che talvolta portano a deleterie strumentalizzazioni dei figli, nuocciono gravemente al benessere psicofisico dei bambini”.

“Fa parte dei diritti inviolabili dei nipoti mantenere un rapporto significativo con i nonni, come indicato nell’articolo 337 del codice civile” sottolinea Conca, che assieme ai membri del comitato Voci Bianche di Bitetto ha consegnato una petizione al Garante dei minori della regione Puglia Ludovico Abbaticchio in cui si chiede di tutelare il rapporto nonni/nipoti. Partendo dalla triste vicenda dei due nonni di Bitetto, alcuni cittadini hanno così raggruppato diverse istanze, e tramite il comitato vogliono provare a far valere i diritti dei minori, troppo spesso negati o offuscati da una giustizia lenta.

“L’incontro è stata l’occasione – conclude il consigliere – per dare voce ai tanti che vivono difficili situazioni familiari a volte con risvolti drammatici come l’allontanamento dei figli dalla famiglia. Casi che a volte hanno alle spalle sentenze controverse, in cui l’affidamento alle comunità potrebbe essere evitato o non è condiviso. Per questo ho chiesto al Garante di ascoltare le istanze di tanti cittadini, in nome di una tutela sempre maggiore dei minori e degli affetti familiari”.