“Come si fa a lasciare in queste condizioni persone gravemente malate e anziani? Ci hanno staccato luce e acqua senza avviso, siamo stati trattati come dei porci”. Maria è sconvolta. Con due disabili in casa da curare, abita al 9° piano di un condominio di proprietà dell’Arca, l’Agenzia Regionale per la Casa e l’Abitare, in via Giovanni Candura, 9 al San Paolo. Ieri mattina tutto il palazzo si è svegliato senza corrente elettrica e né acqua.

“Non ho potuto lavarli e né cambiare il catetere – racconta -. Gli infermieri non sono voluti salire a piedi con tutti gli attrezzi perché l’ascensore funzionava. Nemmeno ci hanno avvisato che avrebbero staccato tutto, e ci hanno lasciato soli, senza rendersi conto della situazione in cui vivono alcune persone qui”.

Visto il mancato pagamento, da parte del condominio, delle bollette di luglio e agosto, l’azienda che fornisce energia elettrica e gas alla palazzina è intervenuta, interrompendo l’erogazione: “Una cifra non esagerata, 800 euro – spiega l’inquilina-. Qui c’è gente che vive in precarie condizioni, non tutti hanno a disposizione i soldi e non possono essere nemmeno prelevati dal fondo cassa del condominio, completamente vuoto. Mi chiedo se è possibile operare in questa maniera e lasciarci così. Quando ci hanno tolto la luce – sottolinea – nell’ascensore c’era una persona che è rimasta bloccata. È stato necessario l’intervento dei pompieri per liberarla”.

La situazione è tornata alla normalità a pomeriggio inoltrato, solo grazie all’intervento dell’Arca Puglia. Allertata della situazione drammatica in cui versavano gli inquilini, l’Agenzia Regionale per la Casa e l’Abitare si è messa in contatto con il gestore energetico, anticipando il dovuto, salvo poi rivalersi sugli inquilini morosi.