Ancora un’altra aggressione contro gli agenti del Corpo della Polizia Penitenziaria, questa volta al Palazzo di giustizia di Bari. A denunciare l’episodio è stato il segretario generale nazionale del Cosp Domenico Mastrulli.

Ieri mattina C.A, un detenuto 32enne originario del Nepal sotto scorta proveniente dal carcere di Lecce per un’udienza, ha mandato in ospedale sei agenti. Quattro di loro con prognosi di 7 giorni e due con prognosi da 10.

Attimi di panico nel Tribunale, tra le preoccupazioni del pubblico presente in quel momento nei corridoi e nelle celle di sicurezza. L’uomo ha offeso, minacciato e impegnato numerosi agenti nel tentativo di divincolarsi con le urla che hanno spinto gli uomini della scorta di diverse circoscrizioni a portarsi sul posto. Necessario l’intervento del 118 viste le esagitate condizioni del recluso. Il 32enne è stato poi trasportato sotto scorta dei poliziotti di Taranto all’ospedale a Bari, prima di fare rientro in serata nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce.

“Siamo poliziotti, non carne da macello per galeotti” – denuncia il segretario generale nazionale del Cosp Domenico Mastrulli -. Non sembra arrestarsi il vento aggressivo che travolge le Carceri Italiane, una violenza che gli ospiti degli istituti circondariali, o gran parte di essi, continuano a manifestare contro i Tutori dell’Ordine e della Sicurezza non solo all’interno delle carceri come siamo abituati da tempo a denunciare, ma nelle Aule di Giustizia. La situazione delle 196 prigioni d’Italia, il sovraffollamento storico a quota 62.000 detenuti e quella della Puglia e Basilicata oltre 4.300 reclusi contro una capienza di 2.300, le dotazioni in organico ai poliziotti D.M. 2001/ D.M: 2017 con una carenza di 12.000 unità, le oltre 130 suicidi nel Corpo in questi ultimi 20anni ,le circa 3.500 aggressioni, e le pessime condizioni di qualità della vita dei lavoratori della Sicurezza dello Stato, messe a dura prova da una politica del Ministero della Giustizia oramai al capolinea”.

“Si ripetono e si susseguono atti di intolleranza, oltraggio e violenza fisica contro Agenti del Corpo della Polizia Penitenziaria, – continua Mastrulli – una situazione che contempla a livello nazionale circa 3.500 unità di polizia vittime di aggressioni, con Lecce in Puglia in situazioni estremamente critiche. In Puglia servirebbe un ulteriore 25% di personale rispetto alle attuali 2.350 unità così come richiesto con una specifica nota sindacale del 16 Novembre scorso”.