Al semaforo è appena scattato il verde. Le auto incolonnate iniziano a partire, ma sono costrette a fermarsi perché un’auto della Polizia Locale taglia la strada a lampeggianti accesi. È diretta in viale Unità d’Italia. La seguo, convinto che sia successo qualcosa di grave. Un isolato oltre il ponte ci sono un paio di auto e almeno due moto della Polizia Locale, una della Polizia di Stato. Conto una dozzina di uomini in divisa, che entrano ed escono da un negozio. L’ambulanza è appena andata via.

Mi avvicino al comandante della Polizia Locale, Michele Palumbo, accorso anche lui. Ci stringiamo la mano e chiedo le ragioni di tutto quello spiegamento di uomini e mezzi. “Niente, un alterco tra una vigilessa e un anziano dopo la multa con lo street control – spiega -. Entrambi si sono agitati e sono stati soccorsi dal 118”.

Secondo il racconto delle persone presenti, pare che l’agente in divisa abbia tagliato corto perentoriamente quando l’anziano commerciante ha fatto notare la sua presenza e la breve sosta per l’apertura dell’attività. Una parola tira l’altra e si scatena il putiferio. Sul posto man mano arrivano una, poi due, poi tre pattuglie e pure il Comandante in borghese. C’è anche la Polizia di Stato, la prima a lasciare la zona.

Mi avvicino a una delle figlie del commerciante multato, ma né lei né nessuna delle persone vicine all’uomo hanno voglia di spiegare quanto accaduto. Mi viene intimato di non scrivere alcun articolo e spiego che farò a meno delle dichiarazioni. Prima di rimettermi in sella alla moto la donna continua, intimando ancora di non scrivere, mentre uno dei graduati presenti la invita a verbalizzare le sue dichiarazioni.

In quel momento interviene un altro agente, e rivolgendosi alla figlia del multato, interrompe la nostra conversazione più volte: “Signora – la invita – se il giornalista la sta molestando me lo dica che lo identifichiamo”. Gli rispondo a muso duro, pronto ad estrarre documenti e tesserino dell’ordine professionale, e me ne vado sconcertato, come spesso è accaduto negli ultimi episodi di cronaca raccontati sulle pagine del nostro giornale.