La Digos sta indagando sulle parentele illustri degli operai interinali all’Arif, la più grande agenzia regionale pugliese, quella che si occupa delle attività irrigue e forestali. Nelle scorse settimane ha fatto prima irruzione negli uffici di Conversano, e più recentemente in quelli di Adelfia. I poliziotti stanno acquisendo turni e presenze degli operai interinali impiegati dall’Arif nel 2019.

Tutto sarebbe partito da una denuncia arrivata dall’interno dell’ente. Il sospetto è che una buona fetta di interinali possano essere direttamente o indirettamente legati a politici, dirigenti regionali, funzionari e operai della stessa Arif. Del resto lo sanno tutti che la speranza da sempre è stata quella di accumulare quante più presenze possibili per tentare il colpaccio del posto fisso senza passare dai concorsi pubblici.

Gli uomini della Digos avrebbero convocato anche diversi dipendenti, chiedendo notizie precise sulla tipologia del lavoro svolto, il luogo delle prestazioni e notizie specifiche su alcun degli interinali, come nel caso del figlio di un funzionario Arif. In questo caso, però, pare che nel momento dell’avvio dell’indagine, a fine settembre, l’interinale in questione, chiamato dall’agenzia di somministrazione solo in un secondo momento rispetto ai colleghi, si fosse formalmente dimesso prima della scadenza contrattuale.

Per un caso che si sgonfia rispetto alle aspettative iniziali, tuttavia, altri potrebbero venire a galla. Noi stessi in passato abbiamo dimostrato come alcuni consiglieri regionali, politici e dirigenti regionali avessero mostrato attenzioni particolari verso l’Arif, non nuova a casi di parentopoli, in alcuni casi con l’assunzione a tempo determinato o indeterminato di intere famiglie e dinastie.