foto di repertorio

Circa 1 anno dopo il sequestro eseguito nell’ambito dell’operazione “Simsalabim”, i finanzieri della Tenenza di Molfetta hanno proceduto all’esecuzione del provvedimento di confisca del patrimonio nei confronti di C.M., residente a Bitonto, soggetto noto alle Forze
dell’Ordine e già condannato in via definitiva per i reati di ricettazione, furto e falso.

Il Provvedimento, emesso dal Tribunale di Bari – Sezione III in Funzione di Tribunale della Prevenzione, ha riguardato il capitale sociale ed il compendio aziendale di S.R.L. esercente l’attività di vendita di autoveicoli nuovi ed usati, n. 1 autoveicolo personale, n. 2 immobili, n. 7 terreni, n. 3 conti correnti bancari e postali, n. 1 libretto postale, n. 8 polizze assicurative e n. 1 deposito titoli.

L’attività in rassegna è la conseguenza delle indagini condotte dalle fiamme gialle in merito all’applicazione della normativa contenuta nel D. Lgs n. 159/2011 (c.d. Testo Unico Antimafia) e che hanno portato a considerare il soggetto come socialmente pericoloso dedito abitualmente a condotte delittuose grazie alle quali aveva accumulato ricchezze frutto di attività illecite.