I treni sono stati sanificati e si sta provvedendo alla sigillatura di carrozze e locomotive, in attesa che vengano spostate da via Oberdan al deposito di Mungivacca. Dobbiamo dare atto alle Ferrovie Sud Est di essere intervenute in maniera tempestiva dopo la nostra agghiacciante denuncia.

Eravamo stati nella stazione e nel vicino boschetto detto dell’eroina, per testimoniare quanto quelle aree fossero pericolose, diventate luogo ideale per tossicodipendenti e senzatetto. Un’emergenza igienico-sanitaria e di sicurezza preoccupante sotto ogni punto di vista. Le cose sono decisamente migliorate, come siamo in grado di mostrarvi nelle immagini della galleria allegata al pezzo.

L’area di accesso ai treni è stata interdetta e gli operai sanno sigillando tutto il materiale rotabile. Il primo treno di quelli documentati nei nostri video sarà demolito entro fine mese. Gli altri un paio a settimana, nel rispetto del cronoprogramma stabilito con la ditta appaltatrice. Finora è stato già demolito uno dei treni che già stazionavano a Mungivacca e poi 6 a Zollino, in provincia di Lecce e altri 6 a Manduria, nel tarantino.

Resta sempre il problema delle 12 carrozze sequestrate dalla magistratura, che indaga sulla passata gestione delle Ferrovie Sud Est. In attesa del dissequestro e quindi della successiva demolizione, anche quelle sono state in ogni caso sanificate e vengono sigillate. Non ci siamo mai appuntati medaglie, ma quando un’inchiesta giornalistica serve a migliorare la vita di tutti non si può che provare soddisfazione.