“Gentile Annarita, può per caso specificare il codice del mezzo e l’orario e la fermata da cui lo ha preso? Grazie”. La risposta dello staff che gestisce la pagina di Antonio Decaro va ben oltre i limiti del ridicolo e suona come una vera e propria presa per il culo. L’Annarita in questione ha postato sulla bacheca dell’ingegnere trasportista un video molto esplicito che documenta, casomai ce ne fosse ancora bisogno, lo stato pietoso dei certi autobus della municipalizzata per il trasporto pubblico locale.

Con il filone Amtab a pezzi siamo ormai arrivati a circa 700 articoli, servizi finiti anche nei verbali delle commissioni consiliari e della stessa municipalizzata, eppure a Palazzo di Città, o in via Luigi Jacobini dove ha sede l’azienda, cadono ancora dal pero, come se quei catorci da terzo mondo girassero per le strade di Bari autonomamente.

Per carità, la richiesta di informazioni da parte dello staff di Decaro è legittima, quello che non lo è, invece, è il fatto che quell’autobus, in nutrita compagna di altri mezzi nelle stesse condizioni, non sia ancora finito in pezzi buoni solo per le fonderie. Se non fosse una cosa drammatica, a vederli camminare ancora ci sarebbe da mettersi a ridere.