Il maresciallo maggiore Giuseppe Distinto, il vigile speronato è stato assolto; mentre  Vito Panarelli, il maresciallo che con il suo comportamento ha provocato grande imbarazzo all’amministrazione comunale di Adelfia, se l’è cavata con un rimprovero. Ultimo atto di Marco Zatelli, ex comandante della Polizia Locale di Adelfia, trasferitosi a Convesano anche per via degli attriti insormontabili con il primo cittadino, Giuseppe Cosola.

La Commissione disciplinare, della quale faceva discutibilmente parte anche lo stesso comandante, uno degli artefici dei rapporti incrinati tra Distinto e Panarelli, pare avesse fretta di chiudere la vicenda e di farlo in modo da non andare troppo oltre. Una mano lava l’altra e tutte e due lavano la faccia. Tutto è male quel che finisce bene, soprattutto perché sembra proprio che la festa coi tarallucci e il vino sia rimandata di qualche tempo, essendo Distinto intenzionato a non far archiviare la cosa come uno scherzo tra colleghi, a dimostrazione che al contrario di quanto scritto da Zatelli nell’atto con cui restituisce le armi inizialmente requisite ai due protagonisti della follia avvenuta il primo maggio scorso, i fatti sono particolarmente gravi. Non tanto per le conseguenze, quanto per ciò che rappresentano.

L’ex comandante Zatelli, chiamandoci in causa senza citarci, restituì le pistole ai due marescialli con questa motivazione: “Acclarati i fatti, ben differenti rispetto alle notizie apparse sul web e sul noto social network Facebook, si provvede senza indugio, alla restituzione delle pistole d’ordinanza e munizionamento assegnate”. Le notizie apparse sul web sono quelle di una regolare testata giornalistica, non la sola ad aver affrontato l’argomento, ma come al solito fa comodo ridurre tutto a un post su Facebook, fuggendo dalle proprie responsabilità.

Il comandande, per esempio, non ha spiegato perché, pur sapendo dei rapporti tesi tra i due marescialli, non abbia evitato di metterli nello stesso turno, perché l’ordine di servizio sia stato modificato a penna e perché in passato altre storie imbarazzanti siano state retrocesse a supercazzola con scappellamento a destra come se fosse antani non meritevoli di intervento. Per la cronaca, le due auto sono rimaste ferme per 20 giorni, perché sequestrate e sono danneggiate, ma a quanto pare nessuno pagherà.

A questo link gli articoli sulla vicenda.