Il sequestro di carne e pesce nei ristoranti Grotta Palazzese e La Tana Marina, di Polignano, ha destato scalpore e una ridda di commenti, alcuni anche contro i giornali, colpevoli secondo qualcuno di una campagna diffamatoria ai danni della città, come se il fatto non dovesse essere contestualizzato o perfino raccontato.

Dopo le scuse dello chef e del vicedirettore di Grotta Palazzese, ieri alla mail di redazione è arrivata la lettera dell’avvocato Pamela Palazzi, in nome e per conto del suo assistito, la società Selecta spa, venditore all’ingrosso di generi alimentari con sede in Occhiobello, in provincia di Rovigo.

“Il marchio Selecta spa – si legge nella lettera dell’avvocato –  è l’unico che compare nel servizio, poiché tutti gli altri alimenti risultano privi di identificazione e di provenienza ed il servizio, così come da Voi realizzato, induce il lettore a ritenere che i prodotti scaduti o mal confezionati e sequestrati siano a marchio Selecta. Ciò, ovviamente, causa una ingiustificata allerta alimentare e un grave danno all’immagine dell’azienda, nonostante quest’ultima sia completamente estranea all’accaduto”.

Selecta dunque ci fa scrivere dal suo avvocato perché compare il marchio dell’azienda tra le fotografie che documentano il sequestro, inviate a tutte le testate dall’Ufficio stampa della Guardia Costiera, fonte ufficiale attendibile per ogni redazione, come dimostra il logo del Corpo militare, ben evidente sul materiale fotografico pubblicato.

“Alla luce dell’importanza della rispettabilità ed onorabilità del proprio marchio aziendale – aggiunge il legale – è comprensibile, dunque, il forte disappunto e la conseguente preoccupazione provocate dalla vostra pubblicazione. Pertanto, con la presente, intende tutelare i propri diritti e quelli dei propri clienti e consumatori, i quali sono stati indotti a ritenere che la società possa essere in qualsiasi modo coinvolta attivamente nella vicenda resa nota dai vostri servizi stampa”.

“Attendiamo, quindi, nell’immediato che provvediate ad una comunicazione pubblica, nella stessa forma scelta per pubblicare la notizia del sequestro, nella quale le vostre Testate riconoscano di avere erroneamente pubblicato il marchio dell’azienda nonostante la stessa – conclude – sia pacificamente esente da qualsiasi responsabilità avendo fornito ai clienti un prodotto perfettamente conforme alle norme alimentari e in perfetto stato di conservazione”.

Qui di seguito in galleria fotografica la lettera integrale inviata da Selecta spa.