La mancata applicazione del contratto decentrato ha portato il Tribunale di Bari a confermare il comportamento antisindacale dell’Arif, l’Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali. Nei giorni scorsi, infatti, il Tribunale di Bari ha confermato il decreto del dicembre scorso, con il quale era stata già dichiarata l’antisindacalità della condotta dell’Arif. Contro la sentenza, l’Agenzia aveva presentato opposizione, poi rigettata dal Tribunale.

A dicembre 2015 le organizzazioni sindacali, la rappresentanza sindacale unitaria e l’allora direttore amministrativo dell’Arif concordarono il contratto integrativo decentrato dei dipendenti Arif, sottoscritto a febbraio successivo. Passato più di un anno, nonostante le sollecitazioni formali e per le viene brevi, l’Arif non ha provveduto ad adottare gli opportuni atti e provvedimenti necessari per dare concreta attuazione agli istituti contrattuali disciplinati nel contratto integrativo decentrato.

Di qui, la prima diffida, a firma delle segreterie regionali delle più rappresentative sigle sindacali, a cui poi seguì l’azione legale, mossa dalle segreterie regionali di Puglia di Fp Cgil e Uil FPL. Il giudice, come già rimarcato, ha riconosciuto la condotta antisindacale dell’Arif “consistita nella sostanziale, unilaterale, disapplicazione di parte del contratto collettivo decentrato” che, secondo il tribunale “ha comportato un’importante diminutio del credito vantato dalle Organizzazioni Sindacali”. Contestando il decreto del Tribunale, l’Arif ha presentato opposizione, salvo poi veder confermato la decisione assunta nel dicembre 2018. La Fp Cgil Puglia e la Uil FPL sono state assistite dall’avvocato Tommaso Quagliarella.

“Un risultato importante per i lavoratori e per le organizzazioni sindacali – ha commentato Patrizia Tomaselli, della segreteria della Fp Cgil Puglia – viene riconosciuto l’impegno per la definizione del contratto integrativo decentrato che, fra le altre cose, attribuisce anche il salario accessorio a lavoratori, cioè parte del riconoscimento di lavoro prestato e non ancora, a tutt’oggi, remunerato”.

“Stigmatizziamo il comportamento dell’Arif – ha aggiunto – passano gli anni, si alternano gli amministratori e l’Agenzia, che dovrebbe avere un ruolo strategico a sostegno dell’economia agricola della Regione, continua ad ignorare le legittime attese dei suoi lavoratori. Ma da oggi in poi, la storia cambia”.

“Continueremo a seguire da vicino le vicende gestionali dell’Arif – ha promesso il segretario generale della Fp Cgil Puglia, Domenico Ficco al fine di tutelare i lavoratori e garantire la piena funzionalità dell’Agenzia”.