Dalle prime luci dell’alba i Carabinieri hanno messo in atto una vasta operazione contro l’assalto a distributori di servizio e bancomat. Diverse pattuglie dell’Arma sono state segnalate nella locale stazione di Adelfia all’interno della quale ci sarebbero state anche alcune auto, a quanto pare rubate, probabilmente utilizzate per mettere a segno i colpi. I Carabinieri sono impegnati in massa in alcune perquisizioni anche con l’utilizzo di un drone.

I militari della Compagnia di Triggiano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di fermo di indiziato di delitto, emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti, ricettazione e riciclaggio, a carico di un 41enne, un 39enne, un 27enne, un 23enne, un 53enne, tutti pluripregiudicati per reati contro il patrimonio e la persona, i primi quattro originari del nord dell’Albania ma ormai residenti da oltre un ventennio nei territori di Cassano delle Murge e Santeramo in Colle. Nell’ambito del medesimo procedimento sono inoltre indagati ulteriori tre soggetti, tutti di nazionalità italiana, individuati come fiancheggiatori del gruppo.

L’attività investigativa nasce dall’esigenza di contrastare il fenomeno predatorio che nei mesi da settembre 2018 a febbraio 2019 stava affliggendo il territorio della provincia barese. Gli odierni arrestati infatti avevano costituito una “banda di predoni”, denominata dalla stampa come la “banda della Bmw” che ogni notte effettuava delle vere e proprie scorrerie durante le quali mettevano a segno numerosi colpi, effettuando in particolar modo furti all’interno di esercizi commerciali, stazioni di servizio, bar e tabaccherie, nonché numerosi furti di autovetture e finanche assalti a bancomat di banche e poste con l’utilizzo di esplosivo.

La banda, inoltre, aveva assunto un pericoloso atteggiamento di sfida nei confronti delle forze dell’ordine, sfuggendo a numerosi inseguimenti grazie all’utilizzo di auto di grossa cilindrata molto performanti, ed arrivando a posizionare sulle arterie stradali massi e chiodi al fine di garantirsi delle vie di fuga ed impedire alle pattuglie dell’Arma di intercettarli.

Le indagini unitamente ai numerosi servizi preventivi organizzati dall’Arma hanno permesso di porre un freno all’escalation di reati commessi dal gruppo, e di individuarne gli appartenenti ricostruendo la loro rete di malaffare. Braccati nel territorio barese infatti i malviventi hanno cominciato a colpire anche in altre Regioni come dimostra la loro responsabilità in un assalto ad un bancomat commesso a Comunanza cittadina della provincia di Ascoli Piceno.

In totale le investigazioni hanno permesso di attribuire agli odierni arrestati ben 20 tra reati di furto in danno di esercizi commerciali ed assalti a bancomat o uffici postali, oltre a svariati furti di autovetture, provocando danni per diverse centinaia di migliaia di euro. Nel corso dell’attività investigativa sono state rinvenute numerose autovetture di grossa cilindrata utilizzate per le scorrerie dalla banda, nonché refurtiva proveniente dai numerosi furti effettuati.