“Il Tribunale di Bari, in applicazione dell’art.34-bis, comma 7, sospende gli effetti di cui all’art.94, con riferimento sia al pacchetto contrattuale di parte pubblica che a tutta l’attività aziendale, ivi compresa la partecipazione alle procedure di gara, con la conseguente possibilità, per l’operatore economico, di vedersi aggiudicati nuovi appalti, e dunque di conseguire l’iscrizione nella così detta white list”. Bari, 11 giugno 2019.

L’operatore economico in questione è la Ercav, società che opera nell’ambito della raccolta rifiuti, nata sulle ceneri della Lombardi Ecologia, destinataria di una interdittiva antimafia e tutto ciò che ne consegue. Oggi il Tribunale ha deciso che la società può nuovamente partecipare alle gare pubbliche per gli appalti.

Per due anni la società sarà sottoposta al controllo giudiziario, ma di certo la decisione del Tribunale dà ossigeno alla Ercav, soprattutto se si vanno a leggere le 19 pagine della sentenza. Il Collegio, infatti, rispetto alla ricostruzione operata dal Prefetto circa 7 dipendenti controindicati chiarisce una serie di punti tra cui:

1)in un’azienda di grandi dimensioni (410 persone al lavoro nel caso specifico), gli impiegati non hanno rapporti con i vertici;
2)la governance della della società non ha mai subito procedimenti penali e non ha mai neanche avuto contatti con la criminalità organizzata.