Nella mattinata di oggi personale della Questura di Bari-Squadra Mobile ha eseguito l’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta di questa Procura, nei confronti di Capotorto Raffaele e Loizzo Giovanni Francesco, entrambi appartenenti alla Polizia Provinciale (attualmente in servizio alla Polizia Metropolitana di Bari) con la qualifica di ispettore superiore nonché la misura degli arresti domiciliari nei confronti degli imprenditori Protopapa Espedito e Frallonardo Walter,  amministratori, rispettivamente, di RI.MA.PLAST s.r.l., sede in Bari, e Frallonardo s.r.l., sede in Putignano.

La misura nei confronti di Capotorto e Loizzo è stata emessa per i reati di concussione continuata, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falsità materiale ed ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. Quella nei confronti di Protopapa e Frallonardo per i reati di corruzione e concorso del delitto di falsità materiale ed ideologica.

La complessa attività d’indagine, articolata anche attraverso operazioni di intercettazione
telefoniche ed ambientali, è stata avviata in seguito alla denuncia di un imprenditore titolare di autodemolizione che nel mese di dicembre 2017 aveva ricevuto la richiesta da parte dei due ispettori di somme di denaro, già corrisposte negli anni precedenti per
l’importo complessivo di 800 euro con la minaccia di elevare verbali di contestazione di
inesistenti violazioni amministrative,“per il regalo di Natale”.

È emerso nel corso dell’indagine che gli appartenenti alla Polizia Provinciale hanno tenuto una condotta sistematicamente vessatoria nei confronti di vari imprenditori, strumentalizzando la propria funzione per fini personali ed esercitando una pressione sugli imprenditori/persone offese, costretti al versamento di somme soprattutto in occasione delle festività natalizie e pasquali. Sono state accertate varie dazioni di denaro con corresponsione di importi fino a 6mila euro, con la minaccia di accertamenti e contestazioni di violazioni amministrative.

Quanto a Protopapa e a Frallonardo è stato accertato uno stabile accordo corruttivo da essi intrattenuto con gli ispettori Capotorto e Loizzo, che impegnava permanentemente questi ultimi a compiere e/o omettere comportamenti doverosi connessi alla funzione esercitata (tra l’altro, l’impedimento frapposto il 30 gennaio 2018 all’attività di altra pattuglia della Polizia Provinciale che aveva proceduto al controllo di una betoniera intestata alla Frallonardo s.r.l. e la falsa attestazione nel mese di marzo 2015 della assenza di infrazioni nei confronti dell’ azienda gestita da Esposito, persona successivamente denunciata da altri operatori della Polizia Provinciale per contravvenzioni in materia ambientale) con versamento sistematico di somme da parte degli imprenditori in corrispondenza delle festività di Natale e Pasqua.

Agli ispettori è stato contestato anche il delitto di falsità ideologica e materiale per avere, in vari verbali di accertamento di violazioni al Codice della Strada elevati nel mese di marzo 2018, falsamente dichiarato l’orario di commissione della violazione e l’impossibilità di contestazione immediata per l’elevata velocità tenuta dal conducente del mezzo, avendo invece omesso di contestare immediatamente al conducente del mezzo l’infrazione e rallentato intenzionalmente l’andatura dell’auto di servizio per indurre gli automobilisti all’infrazione della guida.

È stato anche disposto nel provvedimento del G.I.P. il sequestro preventivo, finalizzato alla
confisca, di beni e denaro riconducibili a Capotorto, Frallonardo, Protopapa e Loizzo, con vincolo di solidarietà e fini all’ammontare di 10.800 euro.