foto di repertorio

Un’altra tegola si abbatte sul commercio locale, già falcidiato dalla crisi, con molte attività costrette ad abbassare definitivamente la saracinesca. Questa volta, però ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, a partire proprio dagli esercenti. Nelle ultime settimane, infatti, i Carabinieri di Bari, con il supporto di militari dello 11° RTG CC Puglia e del Nucleo Ispettorato del Lavoro e Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, hanno effettuato numerosi servizi di controllo del territorio coordinati sulla città di Bari che hanno portato ad arresti e denunce.

Con i Reparti Specializzati sono state, inoltre, controllate 22 attività commerciali. Nel corso di tali controlli:
– i titolari di 4 di esse sono stati deferiti per aver installato impianti audiovisivi di sorveglianza, in assenza della prevista e preventiva autorizzazione degli Enti competenti, in violazione agli artt. 4 e 8 della L.200/1970 che prevede un’ ammenda di euro 1550
per ogni singola attività;

– ad altri 5 sono state elevate sanzioni amministrative pari a 56mila euro per aver occupato complessivamente 16 lavoratori in nero;.
– ad un’altra è stata elevata una sanzione amministrativa di 2mila euro poiché sprovvisto di documentazione obbligatoria (H.A.C.C.P. – Hazzard Analysis and Critical Control Points);

– al proprietario di un’altra attività commerciale è stata elevata una sanzione amministrativa pari a 1.000,00 euro per aver violato gli artt.6,7 e 9 d.lgs 206/2005 (codice del consumo), per aver messo in vendita merce priva di etichette come da normativa vigente.

Nell’ambito delle verifiche sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, in un cantiere edile, è scattata la denuncia nei confronti di un imprenditore, poiché, in qualità di coordinatore in fase di esecuzione dei lavori, ha omesso di verificare l’idoneità del piano di sicurezza e coordinamento in relazione allo stato avanzato dei lavori.