foto di repertorio

Neanche il tempo di terminare che le elezioni europee, appena tenutesi, continuano a far affiorare episodi di cronaca legati al comportamento degli elettori all’interno della cabina elettorale. Tre i casi segnalati, uno nel Capoluogo, dove un uomo è stato sorpreso a fotografare il proprio voto, gli altri due nel Barese.

Una donna di Monopoli, infatti, è stata denunciata per aver fotografato con lo smartphone la propria scheda dopo che haa barrato uno dei simboli. Scoperta per via del rumore emesso dal telefono in concomitanza con lo scatto, le è stata ritirata la scheda, annullata, ed è stata denunciata.

A Corato si è andati addirittura oltre. Un uomo ha infatti effettuato una videochiamata dall’interno della cabina per chiedere disposizioni: “Chi devo votare?” avrebbe detto. Anche lui è stato denunciato. Alla base di questi comportamenti, che violano l’art.1 della legge n.96 del 2008, per cui è proibito introdurre all’interno delle cabine elettorali cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini, restano i mancati controlli da parte di scrutatori e presidenti di Seggio.

In rete, infatti, centinaia di persone hanno segnalato la mancanza di verifiche, da parte degli addetti alle operazioni di voto, che invece dovrebbero ricordare il divieto agli elettori e far depositare gli apparecchi all’esterno della cabina.