Il Sindaco uscente e candidato del PD, Antonio Decaro, è sconcertato per la campagna elettorale fatta da Rosangela Colucci, preside dell’istituto alberghiero Perotti e della scuola media Amedeo D’Aosta di Bari.

È talmente sconcertato da non fare il nome della Colucci nella sua “durissima” reprimenda su facebook. Esprime il suo sconcerto e la sua rabbia, il sindaco uscente, ma si limita a dire che non c’è spazio per i candidati che portano avanti la propria campagna elettorale in questo modo. Per il momento non ci risulta che Decaro abbia formalmente detto alla lista Sud al Centro di estromettere la preside o alla stessa Colucci di farsi da parte.

La preside Colucci, intanto, che in passato è finita al centro delle cronache, non solo scolastiche, per comportamenti discutibili, continua a fare pressioni, persino scrivendo una lettera con annesso santino ai genitori dei propri alunni. Non solo. Rosangela Colucci impiega impropriamente anche i gruppi WhatsApp della scuola in cui è insierita.

Le parole di Decaro, però, cozzano col suo stesso modo di fare, avendo tentato di pressare personalmente il Consiglio d’Itituto dell’alberghiero Calamadrei, nel tentativo di far dare l’autorizzazione a un evento negato all’unanimità, annunciando di volere persino partecipare alla seconda riunione del massimo organo scolastico. Predicare e razzolare bene costa fatica ed evidentemente sono in pochi a voler zappare.

“La scuola è sacra”, dice Decaro. Ebbene sì, primo cittadino, la scuola è sacra e tanto dal suo comportamento quanto da quello della preside Colucci, non sembra crediate davvero nelle vostre stesse parole.

LA LETTERA DELLA PRESIDE AI GENITORI
Cari genitori,
vi scrivo per rendervi partecipi della mia candidatura alla carica di consigliere comunale di Bari nella lista Sud Al Centro al sostegno del sindaco Antonio Decaro. Una decisione maturata dalla passione per il mio lavoro e dalla ferma volontà di essere in prima linea nel tentativo di risolvere alcune delle problematiche della nostra città, legate soprattutto al mondo della scuola, che conosco e a cui appartengo. È mia intenzione, mettere a frutto e tradurre in azioni concrete le mie idee e convinzioni in base alle esperienze maturate nel mio lavoro. Non pretendo necessariamente il vostro voto, ma chiedo con convinzione un aiuto per riuscire a realizzare questo obiettivo e lavorare nell’interesse di tutti, continuando ad essere come sempre disponibile anche dopo il 26 maggio, a ogni dialogo per confrontarci e condividere ogni proposta utile e costruttiva. Vi ringrazio, pertanto, non soltanto per l’attenzione, ma anche per quanto vorrete e potrete fare per questa mia richiesta di sostegno e supporto. Un cordiale saluto.

LA NOTA ANONIMA DEL CANDIDATO DECARO
Mi giunge notizia che una dirigente scolastica abbia diffuso nelle aule di una scuola barese una lettera da consegnare ai genitori degli alunni, corredata da materiale elettorale. Sono sconcertato da questo assurdo comportamento. Sono sconcertato da cittadino, da padre e da rappresentante delle istituzioni. La scuola è sacra. Nessuno deve azzardarsi a utilizzarla per scopi diversi dall’educazione dei nostri figli. Lo dice la legge, ma soprattutto lo impone il senso civico. Il fatto che questa candidata faccia parte di una delle liste della mia coalizione non fa che accrescere il mio sconcerto e la mia rabbia. Per quanto mi riguarda, per candidati che portano avanti in questo modo la propria campagna elettorale, non c’è spazio.