la vittima Giuseppe Sciannimanico

Uccise il collega per rivalità. Quest’oggi è iniziato il processo di secondo grado, dinanzi alla Corte d’assise di Bari, nei confronti di Roberto Perilli, il 50enne agente immobiliare condannato all’ergastolo per l’omicidio premeditato del collega Giuseppe Sciannimanico, 28 anni.

Al momento dell’udienza il 50enne, assistito dagli avvocati Massimo Roberto Chiusolo e Rosita Petrelli, era in cella, mentre assenti i famigliari della vittima, costituiti parte civile e seguiti dagli avvocati Luca Colaiacomo, Francesco Paolo Ranieri e Nicola Quaranta.

La Procura generale ha depositato la documentazione che la difesa ha chiesto di visionare. Il processo è stato quindi rinviato al prossimo 5 giugno per le discussioni di accusa e difesa e per le eventuali dichiarazioni spontanee dell’imputato, detenuto per il delitto dal novembre 2015.

Secondo l’accusa Perilli ingaggiò il pregiudicato Luigi Di Gioia, promettendogli un compenso di 20mila euro per l’omicidio di Sciannimanico. la colpa del giovane è stata quella di voler aprire una filiale Tecnocasa nel quartiere Japigia, non lontano dall’agenzia immobiliare del 50enne. Questa la ragione per cui Perilli avrebbe commissionato l’omicidio, tendendo una vera e propria trappola al collega, con un finto appuntamento per visionare una casa in vendita. Lì Di Gioia, già condannato in appello a 30 anni di reclusione con il rito abbreviato, lo avrebbe ucciso con due colpi di pistola.