La sua storia è ormai nota in tutto il mondo, il portoghese Bruno Dias è partito insieme alla sua asina da Santiago di Compostela, diretto a Gerusalemme, per un pellegrinaggio, non nel nome di una fede, ma dalle pace. Ha attraversato i Pirenei, le Alpi, poi è arrivato in Italia e dal nord sta lentamente scendono verso Brindisi, dove si imbarcherà per l’Albania per proseguire il suo cammino.

Partito due anni fa, lungo la strada ha trovato ospitalità più o meno ovunque. Nei giorni scorsi è passato da Canosa, Andria, Corato, Ruvo, Terlizzi e Bitonto. La sua storia, dicevamo, è conosciuta in tutto il mondo, tranne che al quartiere San Paolo, dove si è accampato in una tenda portando scompiglio.

Per quanto ne sappiamo, infatti, sono partite decine di segnalazioni da parte di gente preoccupata per quello strano individuo e il suo animale, piantati nei pressi della fermata “Gabriele” della metropolitana. Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale, sono stati tempestati di telefonate, a quanto pare nessuno gli si è voluto avvicinare per capire chi fosse, né tanto meno offrirgli ospitalità. Anche le porte della vicina chiesa sarebbero rimaste serrate.