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Vittima di stalking indagata per aver usufruito indebitamente del gratuito patrocinio. La 27enne barese, dopo anni di vessazioni subite dall’ex convivente e un processo conclusosi nel 2018 con la condanna definitiva dell’uomo, ha ricevuto un avviso di proroga di 6 mesi delle indagini preliminari per false dichiarazioni sul reddito.

Il difensore della donna, Claudio Minichiello, in una memoria spiega le ragioni del gratuito patrocinio, richiamando la norma del Testo unico in materia di spese di giustizia (dpr 115/2002, modificato nel 2013 con la legge sul femminicidio).

La Procura ha ritenuto che la stessa legge sia stata violata, secondo la quale “la persona offesa dai reati di maltrattamenti in famiglia, stalking” e altri delitti di genere “può essere ammessa al patrocinio a spese dello Stato anche in deroga ai limiti di reddito previsti”.