Lo aveva preannunciato ed è stata di parola, Lucia Petrone, 71enne mamma del povero Luigi Fanelli, morto ammazzato 22 anni fa, ha presentato denuncia in Procura e in Questura. Per il delitto e l’occultamento del cadavere di quel ragazzo nessuno ha pagato, furono accusati e processati Filippo Di Venere, Francesco Sciacqua e Paolo Masciopinto. Di Venere fu assolto fin da primo grado, Sciacqua e Masciopinto furono inizialmente condannati in primo grado e poi assolti in Appello e Cassazione.

Divenuto collaboratore di giustizia e in carcere per altri reati, ormai certo di non poter essere più condannato, Mascipinto ha confessato senza però mai rivelare i noi di chi potrebbe averlo aiutato. Le indicazioni da lui fornite per far ritrovare le spoglie di Luigi Fanelli non sono servite, o il tempo ha modificato il territorio fino a renderle inutili oppure qualcuno lo ha disseppellito spostato volutamente.

Lei, Lucia Petrone, non si arrende. A distanza di tanto tempo lotta ancora perché si arrivi ad accertare la verità. Nelle due denunce presentate in Questura e Prefettura ha chiesto che si riprenda a indagare, chi ha aiutato Paolo Masciopinto a uccidere sui figlio Luigi deve pagare.