Il 4 febbraio inizierà il processo contro Berlusconi. Secondo la Procura l’ex premier, avrebbe fornito all’imprenditore barese, per il tramite di Valter Lavitola (la cui posizione è stata stralciata e trasmessa a Napoli), avvocati, un lavoro e centinaia di migliaia di euro, perché mentisse ai pm che indagavano sulle escort portate nelle sue residenze fra il 2008 e il 2009.

“Il più delle volte al pagamento delle prestazioni sessuali delle escort reclutate da Gianpaolo Tarantini provvedeva lo stesso Berlusconi: e ciò non era propriamente indifferente per la reputazione interna ed internazionale di un presidente del Consiglio”.

È per questo che Silvio Berlusconi avrebbe pagato Tarantini per mentire ai pm baresi che indagavano sulle escort. È uno dei passaggi del provvedimento con il quale il gup del Tribunale di Bari nel novembre 2018, ha rinviato a giudizio all’ex premier per il reato di induzione a rendere false dichiarazioni all’autorità giudiziaria sulla vicenda escort.