Rapinato del borsello dopo essere stato spinto sulla tomba della moglie, accudita come ogni giorno. Vittima di tanta violenza è un anziano barese di 86 anni. L’episodio è stato denunciato sul profilo facebook del sindaco di Bari. “Mio nonno è terrorizzato – spiega Marika Cavone – ormai al cimitero va solo se accompagnato da qualcuno di noi. Non riesce a dimenticare quella maledetta mattina del 16 gennaio”.

L’anziano era rimasto vedovo a marzo scorso. Da quel momento passava le sue mattine, dalle 8 alle 12, a prendersi cura della tomba di sua moglie. Era il suo modo per starle accanto prima di prendere l’autobus e tornare a casa. Quella mattina, però, qualcuno lo stava osservando, forse avendolo pedinato per qualche tempo.

Poggiato il borsello, qualcuno ha colpito l’uomo alle spalle facendolo finire con la faccia sulla tomba prima di fuggire con la refurtiva. Dentro il borsello c’erano il postamat, un vecchio modello di telefonino, i documenti, denaro contante e una foto che ritraeva la vittima in compagnia della sua amata moglie. “Mio nonno si è rialzato e ha raggiunto gli uffici all’interno del cimitero – racconta la nipote -. Una signora aveva recuperato i documenti tra le altre tombe, ma non tutto il resto. Abbiamo denunciato la rapina ai carabinieri, senza avere risposte, come non ne abbiamo avute dal Sindaco interpellato su facebook”.

La domanda è la stessa che ci poniamo da anni, denunciando come il cimitero di Bari sia terra di nessuno. “Possibile che chiunque possa entrare e uscire dal cimitero anche in sella a uno scooter o sparando petardi? – si chiede la nipote della vittima -. Non c’è un adeguato sistema di videosorveglianza, indispensabile soprattutto perché non è possibile assicurare la presenza costante di poliziotti o altri uomini in divisa. Gli autori della rapina a mio nonno sono liberi di aggredire altre persone. È normale che una persona debba guardarsi continuamente le spalle anche quando sta pregando sulla tomba di un suo caro? Bisogna trovare presto soluzioni adeguate per garantire la necessaria sicurezza”.