Per mesi la banda della Bmw scura ha tenuto in scacco Forze dell’Ordine e commercianti, con azioni sempre più spregiudicate. Forse proprio la convinzione di essere imprendibili ha portato a commettere qualche errore fino alla svolta della notte scorsa, con lo speronamento dei Carabinieri all’inseguimento e l’arresto di uno del commando, un risultato che potrebbe alla fine rivelarsi determinate.

Le operazioni dei carabinieri, nelle scorse notti, avevano più volte intercettato i malviventi, i quali però erano sempre riusciti a far perdere le loro tracce attraverso l’intricata viabilità della provincia meridionale di Bari. Tuttavia, le ripetute operazioni e appostamenti hanno consentito di ricostruire gli itinerari abituali della banda e prevederne, al contempo, le mosse.

Così la notte scorsa i Carabinieri di Triggiano e Cellammare, verso le 3, li hanno incrociati su corso Vittorio Emanuele, a bordo di una Bmw serie 530 SW nera, con targa risultata rubata a Noci il 1° febbraio scorso. L’auto, rubata a Cellamare nel gennaio scorso, con 4 individui a bordo, alla vista della Gazzella, ha cercato di far perdere le sue tracce fuggendo verso Capurso, inseguita dai militari.

La Centrale Operativa ha immediatamente avvisato le autoradio sul territorio ed una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Triggiano l’ha intercettata proprio a Capurso, in via Bari, riuscendo a bloccarla a seguito di un violento impatto. I malviventi, infatti, dopo una repentina inversione di marcia, hanno speronato l’autoradio, finendola finire fuori strada, in un canale di scolo.

Uno dei malfattori, il 23enne pregiudicato albanese Miceli klodian, è stato arrestato dopo un breve inseguimento a piedi, mentre gli altri complici sono riusciti a dileguarsi nelle campagne circostanti. Klodian dovrà rispondere di tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e ricettazione. Su ordine dell’Autorità Giudiziaria è stato portato nel carcere di Bari.

Nell’auto sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro una pistola a tamburo con 5 cartucce a salve, due cartucce per fucile cal.12, attrezzi da scasso, centraline universali e una lastra in acciaio posta a protezione della parte posteriore del veicolo.

Nello speronamento due militari sono rimasti feriti e sottoposti alle cure dei medici all’ospedale Di Venere, hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 15 giorni, la Gazzella ha invece riportato ingenti danni. Le ricerche dei fuggitivi eseguite anche con personale del 6° Nucleo Elicotteri di Bari hanno dato esito negativo. I rilievi tecnici sono stati eseguiti dal personale della Sezione Investigazione Scientifiche del Comando Provinciale di Bari.