foto di repertorio

Una pattuglia della Polizia Locale di Bari, nel corso di un controllo di veicolo immatricolato all’estero, ha richiesto l’esibizione di un documento comprovante il titolo in base al quale il conducente avesse la disponibilità dello stesso. Agli agenti è stato esibito un contratto di locazione, così come previsto dall’art. 93 c.d.s., che “ictu oculi” presentava delle irregolarità.

Gli agenti, insospettiti, all’esito di ulteriori accertamenti effettuati mediante la banca dati Eucaris, hanno constatato che il veicolo risultava oggetto di provenienza furtiva e hanno così deciso di consultare anche la banca dati Schengen.

Il veicolo è risultato oggetto di un avviso di ricerca ed è stato sottoposto a sequestro penale. Contattato telefonicamente il servizio per la cooperazione internazionale di Polizia “Sirene”, sono stati ottenuti i dati necessari per la compilazione degli atti consequenziali; terminata la redazione del quale il veicolo è stato affidato alla ditta abilitata, in attesa del recupero da parte del soggetto legittimato.

Alla luce della normativa sulla circolazione dei veicoli immatricolati all’estero, ed in particolare del modificato art.93 c.d.s., agli operatori del settore è richiesto un attento esame dei documenti necessari a legittimare la circolazione degli stessi sul territorio nazionale, qualora condotti da cittadini che abbiano stabilito la propria residenza da più di 60 giorni in Italia.