A poche dall’operazione che ha visto la cattura del somalo accusato di terrorismo, è intervenuto il ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Prima ha ottenuto un permesso umanitario ed è stato mantenuto a spese degli italiani in uno Sprar, poi si è trasferito in un edificio occupato che è stato sgomberato a ottobre. Questo caso – sottolinea Salvini – ci conferma ancora di più che era necessaria una stretta sui permessi di soggiorno facili, sulle occupazioni abusive, sui fruitori di servizi pagati dai contribuenti”.

“Altro che buonismo e critiche al Viminale. Vogliamo regole, legalità, buonsenso. Aiutiamo solo i veri profughi, non balordi, delinquenti o clandestini. Grazie allo straordinario lavoro delle Forze dell’Ordine e degli investigatori. Dopo il mio Decreto – conclude – andiamo avanti, con più forza, per aumentare le espulsioni”.