Vito Montanaro e Luigi Fruscio, in manette il 6 luglio scorso nell’ambito di un’inchiesta su appalti e assunzioni nella sanità lucana, non dovevano essere arrestati. A dirlo è una sentenza della Cassazione, che annulla con rinvio il provvedimento con cui il Riesame aveva respinto il ricorso contro l’ordinanza di arresto ai domiciliari del gip di Matera.

Secondo la Suprema Corte nei confronti dell’ex direttore generale della Asl di Bari e del dirigente dell’Anticorruzione non c’erano sufficienti indizi di colpevolezza. A darne notizia è La Gazzetta del Mezzogiorno. Montanaro e Fruscio erano già tornati in libertà lo scorso 24 settembre.