Svolgevano mansioni amministrative nettamente superiori rispetto all’inquadramento iniziale, ossia come impiegati d’ordine, per questo il Tribunale di Bari, con due recenti sentenze gemelle pubblicate il 3 dicembre, ha accolto le richieste di due lavoratori dipendenti della Sanitaservice ASL BA. La notizia arriva direttamente dall’Usppi, che ha seguito la vertenza.

La società in house della Regione Puglia è stata pesantemente condannata a risarcire i lavoratori con oltre 23mila euro a testa, a titolo di differenze retributive deridenti dal superiore inquadramento, nonché al pagamento di 3mila euro di condanna alle spese legali, anch’esse a testa.

“La Sanitaservice ASL BA poteva benissimo evitare la condanna ma non l’ha fatto – afferma il Segretario Generale USPPI, Nicola Brescia – durante la vertenza non ha voluto  addivenire a un bonario componimento con una transazione più volte proposta dall’Ufficio Legale Usppi, per cui verrà presentato un esposto alla Corte dei Conti in merito alla vicenda”.

L’accoglimento della proposta “transattiva”, fanno notare dal sindacato, avrebbe potuto evitare alla Sanitaservice ASL Ba quello che effettivamente è avvenuto, una condanna pesante che difficilmente potrà essere giustificata dal lato punto di vista erariale.

“L’Usppi ha altre vertenze in corso – aggiunge Brescia – per le quali ha proposto una transazione per risolvere le vertenze ed evitare un aggravio di spese. Per una gestione economica, efficiente ed efficace di una società a controllo pubblico, essendo la Sanitaservice afferente alla ASL di Bari, una società in house della medesima ASL, sarebbe opportuno – conclude Brescia – utilizzare lo strumento della transazione per tutte le vertenze in atto, poiché quando l’Usppi inizia una vertenza è oramai dimostrato che vi sono motivi di accoglimento da parte del Giudice del Lavoro”.