Il Tribunale del Riesame di Bari ha parzialmente accolto il ricorso presentato di difensori di Tommy Parisi, finito in manette insieme ad altre 21 persone per la maxi inchiesta coordinata dalla Dda di Bari su un giro d’affari legato alle scommesse online e al gioco d’azzardo.

Il Tribunale, che ha comunque confermato il carcere per il figlio del boss di Japigia, Savinuccio Parisi, ha escluso l’aggravante mafiosa. Le attività dei centri scommesse riconducibili al cantante, a cui è stato recentemente perquisito lo studio di registrazione, non avrebbero legami con la mafia.

Resta in piedi dunque l’accusa di aver intestato a dei prestanome quattro centri scommesse situati tra il territorio della città di Bari e la provincia, ma non il legame con gli affari illeciti del clan Parisi.