Come ogni anno la tradizione delle festività natalizie richiama sulle tavole degli italiani molti piatti a base di pesce, sinonimo di convivialità e di proprietà nutrizionali. Aumenta di conseguenza il rischio da parte del consumatore di acquistare prodotti ittici non sicuri o non perfettamente idonei al consumo umano, con il rischio di imbattersi in vere e proprie frodi commerciali.

Per questo motivo è stata disposta l’operazione “Confine illegale”, a tutela dei consumatori, degli operatori onesti del settore e del “made in Italy”. Un’operazione, iniziata a fine novembre e che durerà sino al 30 dicembre, fortemente voluta per garantire il rispetto delle vigenti disposizioni sugli scambi commerciali nazionali e soprattutto internazionali, a tutela degli stock ittici e dell’ecosistema, con il coinvolgimento di oltre 5mila tra uomini e donne della Guardia Costiera.

Il dispositivo operativo messo in campo a livello nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera – ha già consentito la contestazione di oltre 700 sanzioni penali e amministrative, il sequestro di oltre 80 tonnellate di prodotto ittico non conforme, per un importo totale delle sanzioni pari a circa 1,5 milione di euro.

• a Taranto, con una maxi-operazione di contrasto ad un’attività criminale organizzata, sistematica, dedita al furto, ricettazione, distribuzione e successiva commercializzazione di prodotti ittici contaminati (mitili), contraffatti mediante falsa certificazione. Tale complessa attività investigativa ha consentito l’esecuzione di 7 ordinanze di custodia cautelare, disposte dal Gip di Taranto;

• a Bisceglie, presso n. 2 aziende di vendita all’ingrosso di prodotti ittici operanti nella zona industriale, è stata accertata la violazione di norme in materia di tracciabilità e si proceduto al sequestro di oltre 4 tonnellate di prodotto ittico (polpo, seppie, calamari e scampi), irrogando sanzioni amministrative per un totale di Euro 27.000. A titolo esemplificativo della gravità degli illeciti perpetrati, si tenga presente che una gran parte dei prodotti ittici sequestrati apparteneva a lotti congelatiti provenienti dall’estero che avevano superato tra il 2011 e il 2012 il termine minimo di conservazione, pronti per essere nuovamente etichettati e immessi in commercio;

• a Bari, all’alba della giornata di ieri, durante un’attività di controllo sui mezzi adibiti al trasporto di prodotti ittici/molluschi bivalvi è stati ispezionato su Via Napoli un furgone isotermico proveniente da Taranto, rinvenendo nel vano di carico n° 30 esemplari di pesce spada di taglia inferiore alla taglia minima di riferimento per la conservazione, frutto sicuramente di un’attività di pesca illegale. L’esemplare più grande risultava essere di 80 cm di lunghezza e 5 kg di peso vivo, rispetto ai 100 cm. e 11,4 Kg. di peso vivo previsti dalla normativa di riferimento. A seguito di parere favorevole da parte del veterinario intervenuto sul posto, il prodotto ittico è stato donato ad ente caritatevole;

• all’alba di oggi, nel corso di analoghi controlli su automezzi adibiti al trasporto di prodotti ittici sulla vecchia S.S. 16 tra Trani e Bisceglie, è stato fermato un autoarticolato con targa bulgara, sbarcato a Brindisi e proveniente dalla Grecia. Nel vano carico sono stati rinvenuti oltre 8 tonnellate di prodotto vario (tra cui 4.800 kg di cozze nere, 600 kg. di noci, 800 kg. di mussoli, 1.000 kg di ostriche, 300 kg di fasolari, 800 kg di cozze pelose), sottoposto integralmente a sequestro per assenza di etichettatura e tracciabilità del prodotto;

• nella mattinata odierna nel porticciolo di “S. Vito” a Polignano a Mare è stato colto in flagranza un 55enne pluridenunciato pescatore subacqueo di Bari, con circa 5 kg. di datteri di mare appena estratti dalla scogliera del fondale antistante. Oltre alla denuncia penale nei confronti del soggetto, si è proceduto al sequestro del pescato e di tutta l’attrezzatura utilizzata (muta, bombole, erogatore, martello e pinza);

• sempre nella mattinata odierna, nel porto di Bari, è stato fermato un TIR, proveniente dalla Grecia con un carico di 480 casse di orate, per un peso complessivo di 2 tonnellate, privo di qualsivoglia documentazione sulla tracciabilità del prodotto. Si è provveduto al sequestro del carico.