“Non risponde di reati associativi, ma soltanto di intestazione fittizia di alcune sale scommesse. Non si è ancora consegnato, ma intende farlo a brevissimo”. Nicola Leraio parla per conto del suo assistito, Tommy Parisi, tra i destinatari dell’ordine di custodia cautelare in carcere per la maxi inchiesta che ha portato all’arresto di 68 persone, sedici delle quali sono pugliesi.

“Secondo il pubblico ministero avrebbe messo dei prestanome – spiega il legale del cantante – ma la riconducibilità delle aziende era a lui, aggravata dall’art.7, cioè dall’aver favorito il clan mafioso per cui comunque è a processo. Era fuori per lavoro, ma si costituirà nelle prossime ore”.