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Ieri sera i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno tratto in arresto cinque soggetti che nella nottata precedente, ricorrendo all’utilizzo di un fucile d’assalto AK 47 Kalashnikov e di almeno tre pistole, avevano fatto irruzione nell’abitazione di un fornaio di Noci, sequestrando il figlio di quest’ultimo ed esplodendo alcuni colpi tesi ad intimorire i congiunti del sequestrato.

Dopo aver rapinato le vittime, i criminali si erano allontanati portando con sé il sequestrato. L’immediato intervento di una pattuglia della Compagnia di Gioia del Colle, aveva indotto gli autori del grave delitto ad abbandonare le vetture utilizzate per l’azione, all’interno in una delle quali veniva rinvenuto e sequestrato il fucile d’assalto utilizzato nell’azione.

Le indagini sviluppate nell’immediatezza, consentivano di ricostruire l’intera vicenda, inquadrandola nel presunto recupero di un cospicuo credito maturato dagli autori nei confronti delle vittime, per il pagamento di una partita di stupefacenti. Contemporaneamente venivano individuati tutti i componenti del gruppo criminale e, nell’abitazione di uno di essi, liberato il giovane sequestrato, il quale veniva tenuto legato all’interno di un ripostiglio.

Gli arrestati sono Nicola Annoscia (29 anni, detto scupidd), Pasquale Lorusso (32), Carmine Manzari (25) Luigi Annoscia (20) e Cristofer Manzari (28) tutti ritenuti, a vario titolo, gli autori del sequestro di persona eseguito nei confronti del LOCOROTONDO Valerio, 21enne di Noci (BA), avvenuto nelle prime ore della serata del precedente 18 novembre.

Le indagini, svolte con assoluta tempestività ed efficacia consentivano di ricostruire l’intera vicenda, in tutti i suoi passaggi così sintetizzabili:

–       alle 22.30 circa del 18 novembre, un commando costituito da ANNOSCIA Nicola, suo fratello Luigi, MANZARI Cristofer e LORUSSO Pasquale, tutti a viso scoperto, faceva irruzione e sequestrava, sotto la minaccia delle armi, LOCOROTONDO Valerio, nella sua abitazione di Noci. Il 21enne veniva preso in ostaggio, incappucciato, legato e condotto in altra ignota località;

–       dalle ore 22.30 fino alle successive 01.00 circa del 19 novembre, sempre sotto la minaccia di un AK 47 Kalashnikov ed almeno tre pistole, i malfattori trattenevano LOCOROTONDO Angelo, padre di Valerio e LOPINTO Mariagrazia, 18enne compagna di LOCOROTONDO Valerio, al fine di rapinare l’abitazione di quest’ultimo. Nella circostanza, dopo aver esploso  nr. 1 colpo d’arma da fuoco cal. 9 all’indirizzo di LOCOROTONDO Angelo e nr.2 colpi fucile mitragliatore in aria, i criminali colpivano ripetutamente al capo, col calcio di un fucile, lo stesso LOCOROTONDO Angelo, il quale riportava ferite giudicate guaribili in gg. 7 sc..

Allertati da LOCOROTONDO Paolo (fratello di Angelo), soggetto nel passato coinvolto in vicende giudiziarie in tema di stupefacenti, alcune pattuglie della Compagnia di Gioia del Colle, raggiungevano tempestivamente l’abitazione di Noci, teatro del sequestro di persona e della rapina. Alla vista dei militari, i malviventi si davano a precipitosa fuga a piedi, attraverso le campagne limitrofe. Veniva eseguita una vasta battuta, all’esito della quale i Carabinieri localizzavano e sequestravano i mezzi utilizzati e abbandonati dai malfattori, all’interno dei quali, oltre a quanto rapinato nell’abitazione, venivano rinvenuti un fucile Kalashnikov AK 47 privo di calcio, un caricatore contenente nr. 25 cartucce cal. 7,62×39 ed un sacchetto contenente nr. 19 cartucce cal. 7.62×39.

In tale quadro, con l’intervento sul posto del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Bari e l’ausilio delle Compagnie di Triggiano e Monopoli, veniva sviluppata una tempestiva manovra investigativa che consentiva di accertare che le gravi condotte delittuose erano state originate da un asserito debito di circa 50.000,00 euro, contratto nel passato da LOCOROTONDO Paolo con ANNOSCIA Nicola e non onorato, in merito all’acquisto di una partita di sostanze stupefacenti.

Lo stesso LOCOROTONDO Paolo riferiva, altresì, che già nella serata del precedente 18 novembre, aveva subito un raid punitivo presso il laboratorio di panificazione sito in Noci di cui è proprietario insieme al fratello Angelo. In quella circostanza i violenti creditori avevano aggredito i due congiunti con calci e pugni e, sotto la minaccia delle armi, avevano sottratto agli stessi un Fiat scudo bianco ed un Renault traffic, a parziale compensazione del credito vantato. Le dichiarazioni rese da LOCOROTONDO Paolo, venivano corroborate da quelle di suo fratello Angelo e della LOPINTO, atteso che quest’ultimi fornivano dettagliata descrizione e successivo riconoscimento dei malviventi dei quali erano stati in ostaggio per un certo lasso di tempo.