Nelle prime ore di questa mattina la Squadra Mobile di Bariha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre persone già note alle Forze dell’Ordine, contigue al clan “Strisciuglio-Campanale”, ritenute responsabili del ferimento, avvenuto lo scorso 11 maggio, di Michele Loseto, con precedenti di polizia, che dopo un’accesa discussione con gli arrestati fu ferito alla gamba sinistra da una serie di proiettili. Nel corso delle perquisizioni è stata rinvenuta, nel quartiere San Girolamo, nei pressi di una palazzina popolare, una busta contenente 500 grammi di marijuana suddivisa in dosi.

In manette sono finiti Francesco Calabrese, 32 anni, Davide Lepore, di 25 anni, e Domenico Campanale, 30 anni, appartenenti al clan Strisciuglio-Campanale. Sono ritenuti responsabili di lesioni personali aggravate e violenza privata in concorso, commessi commessi con l’aggravante di cui all’art.416bis del codice penale.

Le indagini svolte dalla Squadra Mobile, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia, hanno accertato che Calabrese, Lepore e Campanale, tutti armati di pistola, imposero alla vittima di non fare più ritorno nel quartiere San Giorolamo. Per costringere Loseto a un vero e proprio atto di sottomissione al clan Campanale, dopo averlo aggredito gli ordinarono di inginocchiarsi; al rifiuto seguì la raffica di proiettili.

I fatti contestati vanno ricondotti alla guerra che ormai da anni vede la consorteria contrapposta ai “Capriati-Lorusso” per la conquista del potere criminale nel quartiere San Girolamo di Bari, una vera e propria faida:

-la sera del 23 agosto 2009, Umberto Lorusso, cl.’78 , cugino di Michele Loseto, perse definitivamente l’uso degli arti inferiori a seguito di un agguato armato mentre si accingeva a rincasare. Per tale episodio di sangue, Diego Casadibari, cl.’66 detto “gagang”, venne condannato in primo grado dal Tribunale Penale di Bari; successivamente è deceduto in carcere per cause naturali;

-la sera del 16 giugno 2010, CALABRESE Felice, cl.’89 detto “pallotta”, nipote di Leonardo Campanel, subì analogo agguato nel quale perse la mobilità agli arti inferiori;
-nel tardo pomeriggio del 25 agosto 2012 Felice Campanale, cl.’46 (padre di Leonardo e Giacomo), subì un agguato armato;

-il 28 agosto 2013, lo stesso Felice Campanale, scampato all’agguato del 25 agosto 2012, venne assassinato nel quartiere Poggiofranco di Bari, all’uscita di un centro ludico dove aveva partecipato alla festa di compleanno del nipote;

-l’11 gennaio 2015, Nicola Lorusso, cl.’56 padre di Umberto e Saverio, venne assassinato, mentre transitava a bordo della propria autovettura in compagnia della moglie, nel quartiere San Girolamo. Il 28 luglio 2016, per tale episodio di sangue, che ha costituito l’ulteriore risposta all’assassinio di Felice Campanale, sono stati arrestati Leonardo Campanale e Gianfranco Caputi quali esecutori materiali, il primo anche in veste di mandante. Entrambi, in primo grado, sono stati condannati alla pena dell’ergastolo.