Nessun collegamento tra i centri scommesse e il clan Parisi. Sarebbe questa la linea difensiva sostenuta da Tommy Parisi, il figlio del boss Savinuccio, durante l’interrogatorio di garanzia in carcere dopo il suo arresto di venerdì pomeriggio.

Il cantante è finito in manette perché coinvolto nell’indagine della Dda di Bari sulla presunta gestione di un giro si scommesse on line illegali che ha portato in carcere altre 21 persone. Secondo l’accusa, Tommy Parisi avrebbe intestato fittiziamente a quattro prestanome altrettanti centri scommesse con sede a Bari e in provincia.