Mamme, papà, nonni, educatrici, maestre e persino diversi bambini cantano canzoncine, fanno girotondi e invocano la riapertura dei due asili sequestrati. L’appuntamento è davanti alla sede del Comune di Valenzano.

Domenica scorsa, come un fulmine a ciel sereno per molti, ma non per tutti, è arrivata la mannaia della magistratura. L’Aquilone e i Cuccioli dell’Aquilone, le due strutture, sono state sequestrate insieme ad una terza struttura nel brindisino. Fanno tutte capo a Massimo Sollecito, ex consigliere comunale di Valenzano e a sua moglie Rosa Agostinelli. L’ipotesi è quella della truffa aggravata, seppure nel corso delle indagini starebbero emergendo altri elementi, che potrebbero cambiare il quadro della situazione.

Come in ogni storia che si rispetti, c’è un però, in questo caso non da poco. Tra le maestre in protesta – non dubitiamo affezionate ai bambini – c’è anche la cognata di Rosa Agostinelli, moglie del fratello di quest’ultima. La donna insegna da una vita in quella scuola e in tanti si chiedono come possa non essersi accorta di niente, per esempio come non si sia accorta che a parte del personale negli anni fosse data parte della cifra riportata in busta paga o che le classi dichiarate per i finanziamenti fossero maggiori di quelle realmente composte. Anche su queste ipotesi starebbe lavorando chi indaga.

Una presenza ingombrante, evitabile, che tuttavia non rende meno amaro il destino dei bambini, costretti ad andare altrove e delle maestre, senza lavoro in attesa che la faccenda possa essere chiarita in un caso o nell’altro.