“Si tratta di scelte educative”. Una delle quattro maestre arrestate per i maltrattamenti ai bambini dell’asilo Montessori di Capurso, ha giustificato il suo comportamento. In mattinata le quattro donne, agli arresti domiciliari dallo scorso 26 ottobre, sono state interrogate dal  gip del Tribunale di Bari, Francesco Agnino.

In due hanno risposto alle domande del giudice, mentre altre due si sono avvalse della facoltà di non rispondere. La maestra ha ammesso una parte delle condotte che hanno portato all’arresto, spiegando tuttavia che si trattava di punizioni severe adottate quando i bambini litigavano tra loro.

Alle insegnanti, come emerso dal video, si contesta di aver spintonato con la forza i bambini, messi in un angolo e con il viso contro il muro. Non solo. Ad alcuni dei piccoli veniva sbattuta la testa sui banchi o erano presi a schiaffi sulle braccia e sul volto. Le maestre non risparmiavano minacce di morte e punizioni con le corde. I bambini, inoltre, venivano strattonati e trascinati sul pavimento.

La maestra ha evidenziato anche diversi momenti di serenità con i bambini, come quelli per la realizzazione dei lavoretti per la festa del papà. L’altra donna che ha scelto di rispondere al giudice, invece, ha respinto tutte le accuse. Ad incastrarla sarebbero state solo le denunce di alcuni genitori. Quando sono state installate le telecamere, a marzo scorso, aveva concluso il suo periodo di supplenza. Entrambe hanno chiesto la revoca della misura cautelare. La decisione arriverà nei prossimi giorni.