Diversi i reati contestati ad un pregiudicato bitontino, legato ad una delle famiglie criminali di Bitonto, da parte della Procura della Repubblica di Bari. Furto in abitazione, utilizzo indebito di carte di credito e due rapine a mano armata in danno di due distributori di benzina, a Modugno (BA) e Corato (BA). I fatti risalgono al dicembre del 2016 e gennaio 2017.

Le indagini, avviate dai Carabinieri della Stazione di Bitonto e coordinate dalla Procura della Repubblica hanno consentito di far luce su alcuni gravi fatti avvenuti a Bitonto, Modugno e Corato e che vedevano come artefici più individui, travisati, i quali, per giungere sul luogo dei delitti utilizzavano sempre lo stesso tipo di autovettura  di colore nero.

Nella nottata del 12 dicembre 2016, quattro uomini facevano irruzione in una abitazione di Bitonto e, dopo aver forzato con la fiamma ossidrica una cassaforte, riuscivano ad asportare monili preziosi, soldi e carte di credito. Proprio l’utilizzo di una carta, avvenuta pochi minuti dopo il furto, presso sportelli bancari ed esercizi commerciali della zona, consentiva, tramite l’acquisizione delle telecamere di video sorveglianza, di individuare uno dei responsabili del colpo, a bordo della stessa autovettura di colore nero.

Il suo volto, nonostante fosse parzialmente travisato, veniva riconosciuto dai militari della locale Stazione CC. Pochi giorni dopo, lo stesso modello di autovettura sempre di colore nero, con un’altra targa, veniva utilizzata dai malfattori per portare a segno una rapina a mano armata, con tanto di pistola, presso un distributore di benzina e annesso bar, lungo la strada statale 96. Bottino: tabacchi, gratta e vinci, dolciumi e 5 mila euro in contanti. La scena si ripeteva il giorno successivo a Corato (BA), presso il distributore sulla S.P. 231 e del bar posizionato nell’area antistante.

Stessi individui, stessa auto, con targa nuovamente cambiata, una pistola puntata al benzinaio ed alla cassiera del bar per un bottino di 750 euro in contanti, oltre a tabacchi ed una teca. I sospetti dei Carabinieri sul 25enne bitontino trovavano riscontro in alcune perquisizioni, veicolari e domiciliari, eseguite nei suoi confronti, nel corso delle quali, venivano rinvenuti gli stessi indumenti utilizzati durante le rapine, alcuni gratta e vinci rubati e la teca asportata a Corato.

Nel prosieguo delle indagini veniva, inoltre,  accertato che con una delle carte sottratte dalla cassaforte aveva acquistato un telefono cellulare e che le targhe apposte, di volta in volta, sull’autovettura di colore nero, di sua proprietà, erano tutte appartenenti ad altre autovetture.

Le acquisizioni di tali elementi probatori hanno così consentito alla Procura della Repubblica di richiedere ed ottenere dal GIP del locale Tribunale la suddetta ordinanza di custodia cautelare in carcere che è stata prontamente  eseguita dai militari della Stazione di Bitonto, traendo in arresto il 25enne e traducendolo  presso la Casa Circondariale di Bari.Sono ancora in  corso indagini per accertare l’identità dei complici.