Yuri sta bene, è vivo e scodinzola in auto accanto al suo padrone che lo chiama amorevolmente “papà”. Il video testimonia l’affetto che, senza alcun dubbio, Donato prova nei confronti del suo barboncino.

Per evitare una spiacevole mattinata a suon di inutili minacce e aggressioni fisiche, oltre che verbali, sarebbe bastato mostrare alla troupe queste immagini o chiedere di tornare in un altro momento. D’altro canto, l’ultimo sopralluogo al 49 di via Adige voleva offrire a Donato proprio la possibilità di difendersi e discolparsi. L’accusa di aver lasciato morire il cagnolino nell’ex pizzeria, con la saracinesca abbassata, risulta evidentemente infondata.

Questo breve video lo dimostra, seppur con un ritardo di 24 ore. Donato aveva mantenuto la promessa fatta durante il nostro primo incontro: trovare una sistemazione più opportuna per il suo amico a 4 zampe. Noi volevamo semplicemente documentarlo e rendergliene merito, ma poco importa. Quel che davvero conta è aver risposto alla domanda “dov’è Yuri?”.