Nonostante proseguono i controlli delle Forze dell’Ordine, c’è ancora chi affitta cantine, tuguri e depositi a migranti, senza un regolare contratto chiedendo somme di denaro esorbitanti (dai 200 ai 300 euro al mese) per vivere in condizioni disumane.

Abbiamo provato a parlare con gli inquilini, ma uno in particolare, da quel momento soprannominato “la lepre della Nigeria”, è fuggito alla vista delle telecamere seminandoci, manco fosse Usain Bolt ai nastri di partenza della 100 metri alle Olimpiadi.

Al nostro ritorno abbiamo incontrato un altro inquilino che ha posto l’accento su un altro aspetto che è quello degli affitti gratis in cambio di lavoro. Proprio lui ci ha raccontato che aiuta nelle faccende il suo padrone di casa per avere l’alloggio gratis, senza dare peso alle condizioni in cui si trova.

Vista la situazione, speriamo che in definitiva la stretta sugli affitti a nero, con la minaccia del sequestro dei tuguri a chi li affitta senza contratto ai migranti, come detto dal sindaco Decaro, possa essere una stretta definitiva e non temporanea come la stragrande maggioranza delle misure adottate in questa città per fronteggiare alcuni comportamenti disdicevoli.