Nei giorni scorsi a Ruvo di Puglia sono stati commessi un serie di furti a danno di alcuni commercianti. L’analisi delle modalità, dei tempi e dei luoghi dove sono avvenuti hanno portato i Carabinieri a concentrare le indagini su alcuni soggetti ritenuti sospetti.

Nei loro riguardi sono stati così predisposti una serie di servizi di osservazione, grazie ai quali i militari hanno effettuato una perquisizione domiciliare a carico di una ragazza 21enne, di origini coratine, convivente con un 35enne ruvese, poi risultato irreperibile. Quando sono entrati nell’appartamento, la ragazza si è mostrata subito particolarmente agitata. Sono così venuti fuori 21 grammi di cocaina, 5 grammi di eroina, un minimo quantitativo di marijuana e materiale per il confezionamento degli stupefacenti.

La stessa perquisizione, estesa a tutto le stanze dell’appartamento, ha permesso ai Carabinieri di rinvenire una grande quantità di merce di probabile provenienza furtiva, che la ragazza non è stata in grado di giustificare, accatastata in una stanza: capi di abbigliamento, oggetti d’arredo, strumenti per lavori edili, ventilatori, derrate alimentari, prodotti ittici, materiali di cancelleria, articoli per la scuola ed una statua ritraente la Madonna di Lourdes, tutto posto sotto sequestro insieme ad alcuni utensili da scasso.

Considerato che altra refurtiva e sostanze stupefacenti potessero essere nascoste anche presso l’abitazione di un congiunto del compagno, non trovato in casa, i militari si sono portati presso l’abitazione rurale di un 62enne ruvese, incensurato, dove è stata riscontrata la presenza ingiustificata di altri prodotti ittici della stessa natura di quelli già recuperati, numerose bottiglie di fertilizzanti, parti di motociclette Ducati e ben 24 pezzi di vasellame ed anfore antiche occultate in un pozzo.

Su questi ultimi reperti sono in corso gli accertamenti da parte dei militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari intervenuto sul posto. I militari della Stazione di Ruvo di Puglia hanno già individuato i proprietari di parte della merce e dei materiali di chiara provenienza furtiva recuperati, per i quali nei prossimi giorni avverrà la restituzione.

La donna tratta in arresto, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria è stata condotta presso il Carcere Femminile di Trani, dovendo rispondere di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti e di ricettazione. Il compagno, al momento irreperibile ed il 62enne sono stati invece deferiti in stato di libertà, il primo per i medesimi reati della donna, mentre il secondo per ricettazione e possesso illegale di beni archeologici.