“Sto male, sono agitatissimo. O mi uccido o ammazzo qualcuno”. È questa la frase che Lorenzo Parrotta, guardia giurata dell’istituto di vigilanza G4 che presta servizio presso l’ospedale Perinei di Altamura, ha sentito pronunciare da un ragazzo in evidente stato di shock.

“Ieri pomeriggio mentre ero nella mia postazione – racconta Lorenzo – si è aperta improvvisamente la porta, nonostante sia stata chiusa a chiave, e mi è apparso davanti agli occhi un ragazzo alto quasi 180 cm per 100 chili di peso, che, in stato di agitazione, ripeteva che voleva fare del male a qualcuno o a se stesso”.

“Ho deciso di accompagnarlo nella stanza del triage – continua la guardia giurata – per fargli effettuare degli accertamenti e vista la sua stazza mi sono fatto dare la mano per valutare la sua notevole forza. Quando ha ripetuto per l’ennesima volta quella frase, pensando ai pazienti e ai medici dell’ospedale, gli ho detto che se voleva poteva fare del male a me. Sentendo queste mie parole, gli ho strappato un sorriso e si è un po’ calmato”.

“Abbiamo immediatamente chiamato la psichiatra che lo ha in cura – aggiunge -. I minuti di attesa sono stati davvero infiniti perché ho sempre cercato di tenere la situazione sotto controllo infatti, per continuare a calmarlo, facevo qualche battuta e l’ho portato anche fuori a fumare una sigaretta, senza mai perderlo di vista”.

“All’arrivo della psichiatra – racconta Lorenzo – sono andato anche io all’interno dello studio dove, dopo la consulenza, gli è stata cambiata la terapia che seguiva in precedenza, da lui denunciata più volte durante quegli attimi di panico”.

“Anche questo – conclude – è il lavoro della guardia giurata. Molti pensano che pensiamo solo a tenere tutto sotto controllo, ma invece siamo in grado anche di gestire delle situazioni come questa. Per fortuna non è successo niente e sono riuscito a mantenere la calma anche quando la situazione era del tutto che serena. Se non mi fossi trovato nel luogo giusto al momento giusto non so cosa sarebbe successo. Me la sono vista brutta ma per fortuna è andato tutto a posto”.