Militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bari hanno perquisito a Napoli due operatori commerciali di etnia cinese, responsabili, in qualità di importatori, dell’introduzione sul territorio nazionale di prodotti e materiali privi del prescritto certificato di conformità per la libera immissione in vendita ovvero recanti una marcatura “CE” palesemente contraffatta.

Le operazioni si inseriscono in un più ampio contesto investigativo e seguono temporalmente analoghi sequestri eseguiti a Bari che hanno consentito di tracciare la filiera commerciale “a monte” e a “valle” della merce contraffatta posta in vendita presso numerosi negozi di Bari e di tutta Italia.

Sono oltre 1 milione e 700 mila i prodotti rinvenuti e sottoposti a sequestro all’interno dei 2 depositi industriali del capoluogo campanodai quali si rifornivano i rivenditori baresi costituiti prevalentemente da materiale elettrico, cancelleria, giocattoli e strumenti per la didattica infantile.

I soggetti importatori, tutti di etnia cinese, sono stati denunciati a questa Autorità Giudiziaria per i reati di contraffazione, alterazione o uso di marchi mendaci, di introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi

Il mirato intervento dei militari della Guardia di Finanza ha permesso di interrompere la commercializzazione a più ampio raggio di un imponente flusso di merce potenzialmente pericolosa per la salute e la sicurezza pubblica, in particolare delle fasce più indifese, rappresentate soprattutto dai minori.