Confermate le accuse per il boss di Bitonto, Domenico Conte, arrestato dopo 37 giorni di latitanza per aver ordinato la sparatoria contro Giuseppe casadibari, esponente del clan rivale, nella quale per errore fu uccisa l’84enne Anna Rosa Tarantino.

I killer pentiti Michele Sabba e Rocco Papaleo hanno confermano le accuse che incastrano definitivamente il boss. Le loro dichiarazioni sono state ripetute davanti al gip Giovanni Anglana, nel corso dell’incidente probatorio che si è tenuto nell’aula bunker di Bitonto.

La scelta dei due magistrati titolari dell’inchiesta sull’assassinio dell’anziana, Ettore Cardinali e Marco D’Agostino, è stata quella di chiedere subito l’incidente probatorio per Sabba e Papaleo per cristallizzare le loro dichiarazioni ed evitare il pericolo che ritrattassero le accuse, anche in considerazione di una serie di pressioni subite dai loro familiari.

La versione dei fatti ricostruita dai Carabinieri e dalla Polizia è stata confermata. Quel giorno Conte, tramite Alessandro D’Elia, aveva dato l’ordine di uccidere uno a casa degli uomini dei Cipriano. Conte, dal giorno dell’arresto è detenuto nel carcere di Bari, dove è stato aggredito, poche ore dopo l’arrivo. Stando alle prime ricostruzioni degli inquirenti, gli autori dell’aggressione sarebbero membri di un clan barese.