Per Luigi Fiorillo, già commissario governativo, legale rappresentante e amministratore unico delle Ferrovie Sud Est, e altre 17 persone la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per il crac da 230 milioni di euro. Le accuse a vario titolo sono di bancarotta fraudolenta documentale, societaria e patrimoniale, di dissipazione e distrazione di fondi.

La posizione di 6 persone, ovvero i componenti del collegio sindacale di Fse tra il 2010 e il 2016 e due imprenditori, sui quali sono in corso ulteriori accertamenti, è stata invece stralciata. I fatti risalgono agli anni 2001-2015.

Oltre a Fiorillo, rischiano il processo Angelo Schiano, amministratore occulto per l’accusa e avvocato della società, Fausto Vittucci, revisore e certificatore dei bilanci Fse e altre 15 persone tra imprenditori, ex dirigenti e progettisti. Un anno Ferrovie Sud Est sono state acquistata da Ferrovie dello Stato.