Stamattina vi avevamo raccontato il malcontento dei soccorritori impegnati nel servizio di emergenza alla festa di San Nicola. Pochi varchi e difficoltà di transitare al di là delle barriere poste a protezione di eventuali attacchi terroristici. La riprova di quanto detto è arrivata intorno alle 13, mentre eravamo sul gommone dell’associazione O.E.R.

Volevamo capire cosa sarebbe successo nel caso di un soccorso in mare. Nel bel mezzo di un’intervista arriva la chiamata. A terra, comunque a poca distanza da dove ci trovavamo, una donna ha un malore.

Il gommone raggiunge il molo a tutta velocità, ma nel frattempo sul posto è giunta l’ambulanza. L’intervento non è tempestivo, non solo per la calca, ma proprio a causa delle barriere poste ai varchi d’accesso. I soccorritori hanno rischiato grosso, anche perché in quei momenti ai parenti della paziente mezzora dev’essere sembrata un giorno.

L’ambulanza viene scortata fuori dall’area della festa da due agenti della Polizia Locale in moto. Anche questa volta è andata bene, seppure l’autista-soccorritore tradisce il difficile momento appena vissuto.