Quello dei cinghiali al San Paolo continua a essere un problema lontano dalla soluzione. Tra lamentele dei cittadini e proclami dell’amministrazione pubblica, gli avvistamenti si susseguono.la notte scorsa, per esempio, un esemplare è stato immortalato mentre si aggirava davanti al portone di un condominio in via Nicola Rotondo, al Nuovo San Paolo. Un incontro, quello col cinghiale, che alle 2 di notte non deve far certo piacere.

Dicevamo dei proclami, sì perché dopo anni di avvistamenti e soluzioni di provata inutilità, come i dissuasori luminosi e il sangue di bue polverizzato, sono stati catturati i primi esemplari. Secondo quanto scritto dal sindaco Antonio Decaro a una cittadina che chiedeva maggiore attenzione al problema e al quartiere, al momento ne sarebbero stati acchiappati 17. Già, ma su quanti in totale?

Non è dato saperlo, così come non è dato sapere se degli animali selvatici sia stata fatta una stima o meglio ancora un censimento. In altre parole, si conosce la dimensione del problema? Sembrerebbe di no, almeno stando alle poche e lacunose informazioni fin qui diramate dal Comune di Bari, anche perché, come vi abbiamo anche dimostrato più vole, i cinghiali nostrani hanno una spiccata propensione alla riproduzione.

Le segnalazioni dei cittadini hanno riguardato più volte esemplari ancora cuccioli, addirittura intere famiglie, e se non si catturano pure quelli, tra un po’ arriverà la terza generazione di sanpaolini. Di questo passo forse vale la pena prendere in considerazione l’ipotesi di per un nuovo prodotto tipico locale dop: la porchetta di Bari.