Questa mattina i finanzieri di Bari, con la collaborazione dei colleghi di Prato, hanno arrestato due imprenditori di etnia cinese e senegalese, per i reati di contraffazione, alterazione o uso di marchi falsi e ricettazione.

Il provvedimento cautelare è stato emesso dall’Autorità Giudiziaria in esito alle indagini svolte dall’articolazione specializzata sulla tutela dei diritti di proprietà industriale ed intellettuale in seno al Nucleo PEF di Bari. Da queste è emerso che i due cittadini extracomunitari hanno importato e commercializzato sulla provincia barese rilevanti partite di calzature e articoli di abbigliamento contraffatti, il tutto compiuto in modo sistematico e attraverso l’allestimento di mezzi ed attività organizzate.

A riscontro delle ipotesi delittuose, nei mesi scorsi sono stati eseguiti numerosi sequestri di beni contraffatti, tra cui oltre circa 180.000 fra capi e accessori di abbigliamento, 4074 mq di tessuti della nota marca Louis Vuitton (pari ad un intero campo da calcio) e n. 67.553 articoli d’abbigliamento, risultati provento di furto.

Oltre all’esecuzione dei suddetti provvedimenti cautelari, sono in corso diverse perquisizioni locali a Bari, Casamassima e Prato, presso gli esercizi commerciali gestiti dagli indagati. Questi spazi erano utilizzati sia per lo stoccaggio della merce, in arrivo prevalentemente dalla Cina, che per la successiva rivendita diretta ai venditori ambulanti.